L’eroe classico, secondo una concezione che prende corpo a partire dagli eroi omerici fino alla kalokagathia senofontea e alle saghe cavalleresche medievali, è l’individuo invincibile, indomito, strenuo, virtuoso, padrone di sé, che fa tabula rasa delle emozioni e delle debolezze e tira dritto per i suoi nobili fini. L’eroe romantico è invece mosso, agitato, psicologicamente complesso, incompiuto nel contrasto incontrollato tra dovere ed emozione, guardato non nelle sue qualità figurali (o simboliche), ma creaturali o caratteristiche. L’eroe classico è un simbolo, l’eroe romantico è un idolo. Il tallone di Achille è una qualità romantica in un eroe classico. Quale dei due rappresenti l’individualità perfetta, senza idealismi o mitizzazioni, dato che gli eroi cinematografici tendono a sommare in sé caratteri classici e caratteri romantici, non si può stabilire nella specificità di nessuno dei due profili.