Traduzione dall’italiano in latino di un breve brano di storia attuale redatto nell’estate del 2016 seguendo i canoni della storiografia classica. Come si può constatare, è davvero arduo riprodurre con esattezza la notazione
“Città inespugnabile per tradizione, nella sua storia Aleppo subì più danni da un unico evento catastrofico, un terremoto così potente da provocare, nel 1138, 250.000 vittime, che dalla somma dei tanti assedi che ebbe a soffrire. Di tormenti dovuti a campagne ossidionali, però, non ha mai smesso di subirne: l’ultimo assedio è conseguenza della conquista della città da parte delle forze che si oppongono al presidente Assad. Tale conquista fu compiua nell’arco di sei giorni, dal 19 al 24 luglio 2012. Il 28 l’esercito di Damasco lanciò una furiosa controffensiva, che si concentrò nel quartiere di Salāh-al-Din: da quel momento quella parte della città è rimasta nelle mani dei governativi. Dopo due anni di relativo stallo, con Aleppo divisa tra le due parti contendenti, il fatto nuovo è l’aiuto dei russi alle truppe di Assad. Lo scenario vede ora da una parte raid aerei congiunti, che massacrano senza pietà combattenti e popolazione inerme; dall’altra le sortite violente dei ribelli oper evitare l’accerchiamento. Le ultime sono avvenute tra luglio e agosto del 2016: tra un attacco e l’altro sono riusciti anche ad abbattere un elicottero russo, Mi-8.”
