Ancora un brano da quello che sarebbe stato il quaderno di storia romana di “Figurine nella storia” (se l’opera non fosse diventata “I grandi protagonisti della storia”).
Come per i Greci, anche per i Romani la coena era il pasto principale: la precedevano nell’arco della giornata lo eientaculum (o ientaculum) e il prandium, più frugali. Anche la coena, in origine, seppur più ricca, non era particolarmente sfarzosa: sarà l’influenza dei costumi greci a farne un rito distintivo dei ricchi nelle tre fasi della gustatio(l’antipasto), dei fercula (la cena vera e propria) e dei tragemata (i dessert). Nell’intervallo tra un momento di refezione e un altro gli schiavi della casa, che il padrone distribuiva ad inizio pasto tra i vari convitati perché si prendessero cura di essi in ogni istante della serata, potevano lavare loro i piedi o comunque espletare mansioni relative alla loro igiene (in fig.).