Esistono sostanzialmente due forme di traduzione: la traduzione collubistica (da kollybistes, “cambiavalute”), che è quella in cui la resa dev’essere fatta nella propria lingua; e la traduzione anabatica, quando si parte dalla propria lingua per tradurre in un’altra, e quindi ci si deve addentrare, proprio come in un’anabasi, nei meccanismi sintattici e grammaticali di quella lingua.