Questo è un paragrafo o, se volete, un lemma, del terzo ebook che ho pubblicato con Delos Digital, I grandi protagonisti della storia. Nel libro non trovate nessuna illustrazione. La voce, naturalmente, è presa dal quaderno che riguarda la storia contemporanea.
“Margaret Thatcher (1925-2013;nella fig. 13 in una foto dell’epoca in cui era premier), detta la lady di ferro, fu la prima donna premier della storia inglese. Eletta alla camera dei Comuni per il partito conservatore nel 1959, nel 1970 divenne ministro dell’Istruzione del governo di Edward Health. Dopo la sconfitta dei conservatori nel 1974, prese la leadership del partito e lo guidò alla vittoria nelle elezioni seguenti, quelle del 1979. Divenne così primo ministro, e lo rimase per altri due mandati, fino al 1990, scontando però un progressivo calo di popolarità. Nel 1987, infatti, venne rieletta più per il prestigio apportato alla Gran Bretagna da una politica estera determinata e vincente (la vittoria nella guerra delle Falklands con l’Argentina per il possesso di quell’arcipelago) e da una gestione delle crisi internazionali coraggiosissima (l’assalto di sei terroristi arabi all’ambasciata iraniana di Londra che chiedevano il rilascio di 91 arabi in Iran) che per una politica interna altrettanto determinata ma troppo rigida e inflessibile, tutta “lacrime e sangue” (aumento del tasso d’interesse e dell’iva, misure che provocarono una marea di disoccupati soprattutto nel settore manifatturiero). Lo stesso pugno di ferro lo adoperò anche nei confronti dei repubblicani nordirlandesi incarcerati nel penitenziario di Maze, a cui non bastarono ben due scioperi della fame per ottenere lo status di prigionieri politici a cui miravano.
A far colare a picco il suo gradimento fu una serie di misure economiche: l’aggancio della sterlina al marco tedesco che doveva frenare la recessione ma fece invece aumentare l’inflazione e i tassi di interesse; la poll tax, una tassa patrimoniale calcolata in base alla popolazione e non al reddito; e, all’interno del partito, il suo euro-scetticismo sempre più marcato. Le dimissioni del suo fedelissimo Geoffrey Howe, dovute proprio alla volontà irremovibile della Thatcher di non entrare nella moneta unica, provocarono di fatto la fine della sua leadership: sfidata per la guida del partito da Michael Heseltine, suo ex ministro della Difesa, vinse di misura il primo ballottaggio, ma all’alba del secondo, fu costretta a ritirarsi dal suo stesso governo. Ritiratasi dall’attività politica, aprì una fondazione che però ebbe breve vita per problemi finanziari.”
Potete scaricare l’ebook da:
https://www.ibs.it/grandi-protagonisti-della-storia-ebook-gianluca-vivacqua/e/9788825406443?inventoryId=113185434
https://www.mondadoristore.it/grandi-protagonisti-Storia-Gianluca-Vivacqua/eai978882540644/
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