Costruita nel 187 a.C. dal console Marco Emilio Lepido.
Il percorso. Collegava Rimini (Ariminum), città degli Umbri, a Piacenza (Placentia). Toccava:
– Cesena (Caesena), città di origine etrusca o umbra;
– Forlimpopoli (Forum Popilii), fondata dal console romano Publio Popilio Lenate nel 132 a.C.;
– Forlì (Forum Livii), fondata dal console romano Marco Livio Salinatore nel 207 a.C.;
– Faenza (Faventia), di probabile origine etrusca;
– Imola (Forum Cornelii), fondata da Lucio Cornelio Silla nell’82 a.C.;
– Claterna, località di origine etrusca oggi ridotta a zona archeologica nel comune di Ozzano dell’Emilia, in provincia di Bologna;
– Bologna (Bononia), città etrusca (Felsina) a cui si erano sovrapposti i Galli Boi;
– Modena (Mutina), città dei Liguri Friniati o degli Etruschia cui si erano sovrapposti i Galli Boi (ma formalmente fondata dai Romani nel 183 a.C.);
– Reggio Emilia (Regium Lepidi), fondata da Marco Emilio Lepido nel 175 a.C.;
– Sant’Ilario d’Enza (Tannetum), di origine etrusca;
– Parma (Parma), città di origine etrusca a cui si erano sovrapposti i Galli Boi;
– Fidenza (Fidentia Julia), città romana sovrappostasi alla Vicumvia dei Galli Anani.
Nel periodo imperiale la via Emilia fu prolungata a nord fino a raggiungere Aosta (Augusta Praetoria), città dei Galli Salassi ma formalmente fondata nel 25 a.C. dai Romani. Toccava:
– Milano (Mediolanum), città dei Galli Insubrisovrappostasi ad un antico insediamento etrusco, Melpum;
– Novara (Novaria), città dei Galli Vertamocori;
– Vercelli (Vercellae), fondata dai Liguri Sallui;
– Ivrea (Eporedia), città dei Galli Salassi;
– Verrès (Utricium o Vitricium), altra città dei Salassi.