Proprio come un suono, anche il gusto ha un colore e un timbro. In particolare, il colore, o palatabilità o papillarità, è l’essenza percettiva del gusto; il timbro, o gutturalità, è la traccia dell’esperienza percettiva. Applicando questo discorso alla crioedifagetica, dal punto di vista del timbro abbiamo gusti cremosi, scioglievoli, fruttati etc.; dal punto di vista del colore abbiamo invece gusti nocciolati, pigmentosi etc.