(link originale
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a8/HamletSkullHCSealous.jpg/260px-HamletSkullHCSealous.jpg)
Che cosa sarebbe cambiato se, anziché esclamando “Questo è il problema!”, Amleto alla domanda “Essere o non essere?” si fosse risposto con un “Ecco il problema!”?
La differenza si pone nel modo con cui la questione è presente nella coscienza del principe di Danimarca. Dicendo “Ecco il problema!” Amleto vorrebbe far intendere che egli “scopre” quel problema proprio mentre egli si sta interrogando su di esso. Si tratterebbe, quindi, di un’affermazione euretica, degna quasi di un inventore, e infatti per nulla dissimile dall’eureka! di archimedea memoria.
Al contrario, Amleto dice proprio “Questo è il problema!”. Cioè, quel problema era già presente nella sua riflessione quando sta parlando a se stesso. Qui abbiamo, quindi, un’affermazione teoretica, fatta da chi contempla una visione interiore molto chiara fin dall’inizio.
La risposta amletica è quindi icceistica (il problema è già qui, hic, e occorre ragionare partendo da esso) o, appunto, teoretica, non ecceistica o euretica (si ragiona alla ricerca del problema).
La differenza si pone nel modo con cui la questione è presente nella coscienza del principe di Danimarca. Dicendo “Ecco il problema!” Amleto vorrebbe far intendere che egli “scopre” quel problema proprio mentre egli si sta interrogando su di esso. Si tratterebbe, quindi, di un’affermazione euretica, degna quasi di un inventore, e infatti per nulla dissimile dall’eureka! di archimedea memoria.
Al contrario, Amleto dice proprio “Questo è il problema!”. Cioè, quel problema era già presente nella sua riflessione quando sta parlando a se stesso. Qui abbiamo, quindi, un’affermazione teoretica, fatta da chi contempla una visione interiore molto chiara fin dall’inizio.
La risposta amletica è quindi icceistica (il problema è già qui, hic, e occorre ragionare partendo da esso) o, appunto, teoretica, non ecceistica o euretica (si ragiona alla ricerca del problema).