C’è da dire innanzitutto che veniva chiamato regno di Sicilia quello creato dai Normanni nel 1130: esso comprendeva non solo l’isola, ma anche il resto dell’Italia meridionale. La denominazione di regno delle due Sicilie affonda le sue radici ai tempi della spartizione di quel regno tra Angioini e Aragonesi, dopo la pace di Caltabellotta (1302). Gli Aragonesi divennero i sovrani della Sicilia propriamente detta o Sicilia ultra Pharum, posta al là dello stretto (o faro) di Messina (il loro reame fu anche noto come regno di Trinacria). Gli Angioini, invece, risultarono i padroni dei restanti territori del regno, tutti quelli che si trovavano al di qua di quel faro, ed erano indicati convenzionalmente come Sicilia citra Pharum. Nel 1443 Alfonso il Magnanimo riunificò i due regni, e assunse così il titolo di rex utriusque Siciliae (cioè re dell’una e dell’altra Sicilia o, più brevemente, delle due Sicilie). Decaduta nel lungo periodo dei viceré spagnoli, questa denominazione fu recuperata dai Borboni a partire dal 1734.
Ferdinando II di Borbone