Il principio generale è che non si seduce e non si attrae indiscriminatamente e genericamente, a meno che non si voglia essere dei damerini; al contrario si seduce e si attrae chi ci piace, come partner, amico, cliente etc. Cfr. il concetto della legge di attrazione universale.
Detto questo, c’è una sottilissima differenza tra seduzione e attrazione. La seduzione è la capacità di saper portare dalla nostra parte chi ci piace perché glielo sappiamo chiedere. L’attrazione, invece, è la capacità di agganciare chi desideriamo agganciare senza neanche avere bisogno di chiederglielo. Ne consegue che cultura e capacità oratoria sono, per esempio, proprietà seduttive, mentre un aspetto fisico piacente ma anche un abito elegante sono elementi attrattori. Quindi la seduzione deriva dall’insieme delle caratteristiche intellettuali e temperamentali dell’individuo, l’attrazione, invece, dall’insieme delle sue caratteristiche estetiche. Si può essere carenti quanto ad attrazione ed eccellenti nella seduzione, ma si può dare anche il caso esattamente contrario. Ora, detto che in certa cultura di massa, influenzata da un certo tipo di vocabolario amatorio, i due concetti finiscono quasi per essere un tutt’uno (in pratica la seduzione è effetto dell’attrazione), in effetti anche se si guarda al grande latin lover o all’immagine del leader carismatico non si riesce più a percepire quale sia l’attrazione e quale sia la seduzione. La verità è che a questi livelli le due arti trovano l’unione perfetta in quello che chiamiamo stile.