Sembra che i termini supedicare, superfessare, interdicare ed interfessare abbiano a che fare col mondo della divinazione o degli auspici; preterdicare e preterfessare invece alle ammissioni di esclusione.
Scendendo più nel particolare (e non dimenticando naturalmente che siamo nel campo delle parole possibili ma inesistenti): supedicare e superfessare sembrerebbero riguardare l’atto di svelare o annunciare segni premonitori in base alla consultazione delle stelle; interdicare o interfessare quello di svelare o annunciare segni premonitori decifrati, ad esempio, tra (inter) le viscere degli animali.
Preterdicare, invece, significherebbe attuare una segnalazione che valga ad esprimere una negazione o un’esclusione; preterfessare, poi, è dichiarare apertamente una negazione. Quindi entrambi questi verbi, in buona sostanza, sarebbero sinonimi più complicati di “negare”.
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“È l’autore che si occupa in prima persona anche della promozione e della vendita dei propri prodotti.Il profilo del mercautore corrisponde in genere a quello dell’autore emergente, che non ha ancora sviluppato gli agganci giusti per essere parte dell’industria (e quindi del mercato) editoriale che conta. Ma mercautore può anche essere un autore affermato, che vuole svincolarsi dai canali standard della promozione e della distribuzione per rendersi indipendente.”Qui la versione video di questo post:.
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In greco antico ci sono due modi per dire giardino: kepos e paradeison. L’Eden, il Paradiso terrestre, in fondo era un immenso giardino. Ma sono due sinonimi? Sostanzialmente sì, però paradeison, andando più nello specifico, evoca qualcosa di più selvaggio e incontaminato, come una grande area faunistico-ecologica protetta o una spiaggia tropicale mantenutasi lontana da ogni inquinamento; il kepos, invece, può essere uno spazio verde comunale, oppure un orto. Ciò detto, che si voglia utilizzare “cepologia” piuttosto che “paradisologia” per dire “studio delle ville e dei parchi pubblici” la differenza, se proprio non si vuole fare riferimento agli ambiti specifici delle due parole, è pressoché minima. A proposito di kepos c’è però da dire che ha anche un’altra accezione particolare: quella di “circolo letterario o culturale”. L’attinenza tra i due livelli semantici sta nel fatto che in genere questi circoli erano organizzati da sovrani, principi o altri personaggi facoltosi che solevano riunire artisti, poeti o intellettuali nelle loro lussuose magioni o, più spesso, negli splendidi giardini (horti) che le circondavano. A questa accezione si può ricollegare un termine come “cepocrazia”: un’atmosfera o un panorama culturali caratterizzati dalla presenza dominante di circoli letterari, artistici o scientifici. -
Confessura s.f. Attività del confessore; attività interiore del preparare la coscienza alla confessione religosa
Lusura s.f. Sport, spettacolo
Propositura s.f. Collocazione (di un monumento)
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Porrettura o porrectura s.f. Arte del servire, spec. pietanze. Nel ‘700-‘800 gli stili principali di porrettura erano due: quello francese, che prevedeva che le pietanze dovessero essere portate dalla cucina tutte in una volta all’inizio del pasto, e disposte attorno al tavolo dei commensali, così che i servitori non abbandonassero mai i padroni e gli ospiti; e quello russo, da cui deriva in effetti la pratica del servizio moderna (pur ricalcando schemi di porrettura già in atto nei banchetti aristocratici degli antichi Romani), che voleva che ogni pietanza giungesse in tavola dalla cucina man mano che i commensali finivano quella precedente.