La trasformazione come transustanziazione operata dalla magia può avvenire o in continuità (solido/solido, liquido/liquido) rispetto allo stato della materia oppure in discontinuità (solido/liquido, liquido/solido).
La trasformazione come trasmutazione riguarda invece i processi di passaggio animato/inanimato, inanimato/animato, maschio/femmina, femmina/maschio, giovane/vecchio, vecchio/giovane, antico/moderno, moderno/antico, terrestre/extraterrestre, extraterrestre/terrestre, animale/umano, umano/animale, europeo/extraeuropeo, extraeuropeo/europeo etc. I processi sono trasfiguranti (o alienanti) quando nella trasformazione l’identità di partenza si perde e diventa tutt’altra identità, oppure metempsicotici, quando l’identità di partenza si conserva e diventa una sua distorsione spazio-temporale (una versione più giovane, ammesso che non si tratti di una presenza richiamata dal passato, perché in questo caso non parliamo di magia trasformativa, o una versione più vecchia) o fisiologica (una versione straniera o extra-umana o anche di sesso opposto). Anche le trasmutazioni-clonazioni obbediscono ai processi di cui sopra.